Il 6 maggio a Roma la Conferenza dei Presidenti

Officina dello sport: il 6 e 7 maggio a Roma un pit stop associativo

Sabato 6 e domenica 7 maggio il Centro Sportivo Italiano ha vissuto a Romal’annuale Conferenza nazionale dei presidenti territoriali Csi, che ha approvato il bilancio consuntivo del 2016 e l’ “Officina dello Sport” un momento di profonda riflessione e rilancio dell’attività sportiva, e formativa nel contesto vaticano dell’Istituto Patristico Augustinianum. Oltre 130 iscritti provenienti da tutta Italia, in rappresentanza di 53 comitati provinciali, si sono ritrovati per ripensare e rinnovare la proposta sportiva giovanile in modo da rispondere in maniera efficace alle nuove richieste ed esigenze che la società odierna richiede. Anche il Comitato di Palermo ha partecipato con il Presidente Maurizio Polizzi, il Direttore Tecnico Antonino Romeo ed il Responsabile degli Arbitri di Calcio Francesco Calabria.

Ad aprire i lavori, sabato mattina, il vicepresidente nazionale Marco Calogiuri, che ha evidenziato l’importanza di ritrovarsi insieme: «Apriamo l’Officina dello Sport – ha affermato il presidente del Csi Lecce – sottolineando il grande sforzo e l’impegno della Presidenza nell’aver innalzato il livello dell’organizzazione sportiva negli ultimi anni. Oggi si apre di fatto una stagione di approfondimenti che proseguirà nelle prossime settimane con report e contributi continui e si concluderà a dicembre con gli Stati Generali dell’attività sportiva dedicati all’attività giovanile, ad Assisi».


Primo segnale, simbolico quanto indicativo delle strategie nazionali, dell’attenzione verso uno sport capace di mettere al centro i giovani come bussola della proposta formativa dell’Associazione è l’abbassamento delle quote di iscrizione per i tesserati under 16. Ma di fatto le iniziative e le proposte pronte ad essere lanciate sono molte di più e vanno dal coinvolgimento delle famiglie nelle manifestazioni, alle sinergie con il turismo, oltre al rilancio della classe arbitrale, alla presenza attiva nelle scuole di tutti i livelli, all’ampliamento dell’offerta a favore dei disabili, passando per il potenziamento di nuove forme di movimento e discipline emergenti.

Molti gli spunti e le proposte di attività con sempre al centro il bene e il benessere della persona. Di ciò si è fatto portavoce il consulente ecclesiastico nazionale, don Alessio Albertini, il quale ha ricordato che all’origine di ciò che anima le attività che si svolgono sui campi e nelle palestre arancioblu c’è la gioia, vero cardine da cui deriva un’educazione efficace dei giovani. Proprio sul tema dell’educazione Albertini ha fondato il suo intervento, affermando che: «Dobbiamo essere contenti della responsabilità che portiamo con noi. Educare non significa semplicemente istruire a buoni comportamenti: questo è galateo ma non di per sè educazione. Educazione non è un affare da “manuale”, significa non solo cercare di tirar fuori quello che qualcuno ha dentro (ex ducere), ma avere a che fare con due libertà: quella di chi propone è quella di chi riceve un messaggio.

Educare è quindi cercare di “orientare” la libertà della persona cui proponiamo dei valori. Così si dà ragione per vivere e aiutare a trovare il proprio posto nel mondo, in cui non si è soli ma ci sono anche gli altri. Educando si fa emergere la singolarità della persona accompagnandolo in una relazione con gli altri e, in seguito ad una maturazione profonda, scoprendo che siamo perchè un Altro lo ha voluto per essere se stesso in mezzo ad altri. Il CSI vuole darti importanza in mezzo agli altri attraverso lo Sport; non siamo una semplice agenzia educativa, perchè perseguiamo questa missione attraverso lo Sport. Il nostro metodo educativo é particolare: lo Sport é la vittoria sulla solitudine di chi oggi vive in una generazione interconnessa ma sola. Lo sport invece ti mette in relazione con un mondo che non è il tuo e che occorre confrontarsi con gli altri, attraverso il gioco ma anche basandosi sulla disciplina. Le regole sono la base di ogni gioco, infatti».

I laboratori tematici

Ad avviare poi formalmente le sessioni di lavoro nei laboratori tematici, il coordinatore tecnico dell’attività sportiva, Renato Picciolo: «Nel corso di questi lunghi anni abbiamo cercato di mantenere un’offerta sportiva di valore ma anche e soprattutto di valori. Possiamo dire che nel panorama sportivo nazionale la nostra offerta si è caratterizzata per l’originalità. I cardini del sistema sportivo del CSI sono la classificazione dell’attività sportiva, gli arbitri e giudici di gara e la giustizia sportiva».

Nel pomeriggio di sabato, poi i partecipanti si sono suddivisi nei vari laboratori tematici di approfondimento per discutere di nuove opportunità, problematiche e idee da proporre all’attenzione dell’intera Associazione nei prossimi mesi in vista del grande evento di dicembre. Di seguito i laboratori di approfondimento dell’Officina dello Sport:

  • Attività giovanile 5-8 anni:

  • Campionati nazionali – sport individuali:

  • Campionati nazionali – sport di squadra:

  • Giustizia sportiva:

  • Arbitri e giudici di gara:

  • Sport&Go:

  • Sport e disabilità:

  • Formazione e scuola:

  • Discipline sportive emergenti:

  • Attività a progetto:

  • Tornei promozionali e Grand Prix turistici

La Messa e le conclusioni domenicali

Officina dello Sport è poi proseguita anche nella mattinata di domenica con la Santa Messa nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, presieduta da don Alessio Albertini, il quale prendendo spunto dal Vangelo del giorno sul Buon Pastore, ha messo a fuoco questa immagine  adattandola all’Associazione. «Così vuole essere il Csi – ha detto nella omelia don Alessio – un insieme di persone che vivono nel silenzio, nella discrezione, disposte come il pastore a perdere la vita per le proprie pecore». Spostando lo sguardo a Ravenna, dove nel Mausoleo di Galla Placidia c’è quella immagine, con un azzurro unico, che spalanca il cuore verso l’infinito, ed in una mezza luna raffigurato un pastore che non è in piedi don Alessio si è soffermato sulla figura del pastore. «È seduto, non ha il vincastro, ma una croce. Con sei pecorelle che si avvicinano a lui. Questo pastore, Gesù, ha sofferto. Non ha un vestito. È lì con tenerezza per farsi guida. Con la misericordia che guarda all’altro, perché vale tanto».


Nuovamente si è tornati in sessione plenaria al Patristico Agostiniano per la sintesi dei lavori di gruppo, proposte all’attenzione dell’assemblea. Renato Picciolo, ha sottolineato l’importanza dall’attività giovanile, il cuore e l’anima dello sport Csi, e ancora i rapporti con la scuola, le convenzioni con il mondo federale. Nel corso dell’officina si è più volte messa in risalto la sete di formazione, dai tecnici, agli arbitri dai giudici agli operatori, specie nella disabilità.

Officina dello Sport continuerà quindi ad animare le prossime settimane con report, documenti e nuove proposte che accompagneranno l’Associazione all’appuntamento di Assisi di dicembre, quando il Centro Sportivo Italiano si ritroverà insieme per gli Stati Generali sull’Attività Sportiva.


La parola finale della due giorni capitolina è del presidente nazionale, Vittorio Bosio: «Officina dello sport è la partenza di un percorso di coinvolgimento attivo del territorio associativo per il rilancio dell’attività giovanile, nelle parrocchie, nelle società sportive, per restituire felicità ai nostri giovani atleti e adolescenti. Ringrazio tutti per la partecipazione. Questi giorni sono stati utili per rilanciare la sfida educativa del Csi».